Due torri visitare Bologna

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Informazioni 

Orari di apertura e prezzi: Torre Asinelli aperta tutto l’anno. Nei mesi invernali aperta solo sabato e domenica orari 9-17; dal mese di marzo orari 9-18. Contatti telefono per visita: +39 051 239660. Torre Garisenda non visitabile.

Posizione:  clicca qui per raggiungere 2 torri

Descrizione


Dici Bologna e pensi Due Torri. Sono il simbolo della città, si ergono proprio nel punto in cui la via Emilia entra nel centro storico e, con la loro imponenza e sopravvivenza, hanno creato il falso storico di “Bologna città delle Due Torri“. Slogan da vecchie cartoline, più che altro. Bologna, fin dal medioevo, è stata la città delle torri, arrivando a contarne fino ad un centinaio tra 1100 e 1200, case-difesa dei nobili cittadini ma anche dimostrazione di potere. Oggi ne restano una ventina, scampate agli incendi, ai crolli, ai terremoti e ai bombardamenti della seconda guerra mondiale.

Torre degli Asinelli


La torre venne eretta nel 1119 da Gherardo Asinelli, un nobile di fazione ghibellina. E’ alta 97,2 metri e pende verso ovest di 2,32 metri.

Un tempo si diceva che dall’alto della torre Asinelli si vedevano “cento e una città“.

In realtà era un gioco di parole per dire che si vedevano la cittadina di Cento (territorio ferrarese) e una città, per l’appunto Bologna.

Dall’alto della torre, per chi ha la capacità di salire i 498 gradini e se la giornata è serena, si gode di un panorama davvero straordinario a 360 gradi. Quando fu fatta innalzare non possedeva entrate a livello della strada perchè alle torri si accedeva, per ragioni di sicurezza, solo da edifici vicini attraverso ballatoi costruiti a diversi metri dal suolo. L’ingresso fu aperto solo in epoca rinascimentale quando venne edificato anche il tesoretto merlato intorno alla torre, dove un tempo stava un corpo di guardia. Nei mesi drammatici in cui Bologna fu oggetto di pesanti bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, l’Asinelli divenne un pericoloso luogo di avvistamento. Sulla sua cima si avvicendavano volontari per individuare subito le zone della città e della provincia in cui cadevano le bombe e dove occorreva prendere soccorso.

Torre Garisenda


La torre non è accessibile al pubblico e la ragione è ben evidente: pende di oltre tre metri da centinaia d’anni, tant’è che già nel XIV secolo venne abbassata di una decina di metri per metterla in sicurezza. Fatta costruire nel 1109 dalla nobile famiglia Garisendi, oggi misura 47 metri. Nel Cinquecento passò di mano la proprietà alla associazione dell’Arte dei Drappieri che aveva sede nel palazzo antistante. Infine, nell’Ottocento, la torre Garisenda passò al Comune, che abbattè le piccole case circostanti e consolidò la torre rinforzandone la base.

Curiosità sulle due torri


Sono vari gli episodi curiosi che le cronache di Bologna ci tramandano sulla torre.

Nel 1513, durante alcuni festeggiamenti, si narra che una palla di cannone da otto libre, sparata allegramente da porta Maggiore, colpì la torre senza arrecare fortunatamente gravi danni. Le offese maggiori alle antiche strutture furono invece arrecate dai fulmini: infatti solo nel 1824 l’edificio è stato munito di parafulmine.

Altro aneddoto riguarda entrambi le torri: durante la seconda guerra mondiale, i piloti alleati scommettevano tra loro su chi sarebbe riuscito a colpire le due torri; fortunatamente nessuno vinse la scommessa!

(foto di Fabrizio Romagnoli)

 

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