Onorevole Giacomino, salute! Così urlava Gino Villani nel suo megafono. E lì scattava l’applauso della folla, lungo, festoso, ben augurante. Era così ogni domenica fra le mura del vecchio Comunale: la voce tonante del supertifoso, il boato del
Giacomo Bulgarelli: lo scudetto del Bologna del ’63-’64
