‘L’amor che move il sole e l’altre stelle‘ citava Dante Alighieri nel XXXIII canto del Paradiso, e quando si parla d’amore si pensa subito a cupido o a San Valentino.
Ma vi siete mai chiesti chi fosse?
La tradizione di San Valentino quale protettore degli innamorati risale all’epoca romana. Nel 496 d.C. l’allora papa Gelasio I volle porre fine ai lupercalia, gli antichi riti pagani dedicati al dio della fertilità Luperco.
Questi riti si celebravano il 15 febbraio e prevedevano festeggiamenti sfrenati. Apertamente in contrasto con la morale e l’idea di amore dei cristiani. In particolare il clou della festa si aveva quando le matrone romane si offrivano, spontaneamente e per strada, alle frustate di un gruppo di giovani nudi, devoti al selvatico Fauno Luperco.
Anche le donne in dolce attesa si sottoponevano volentieri al rituale. Queste erano convinte che avrebbe fatto bene alla nascita del pargolo. In fondo, ad alleviare il dolore bastava lo spettacolo offerto dai corpi di quei baldi giovani, che si facevano strada completamente nudi o, al massimo, con un gonnellino di pelle stretto intorno ai fianchi.
Per battezzare la festa dell’amore, il Papa Gelasio I decise di spostarla al giorno precedente – dedicato a San Valentino – facendolo diventare in un certo modo il protettore degli innamorati.
In realtà il merito moderno di aver consacrato San Valentino come santo patrono dell’amore è da ascrivere a Geoffrey Chaucer. Costui è l’autore dei Racconti di Canterbury che alla fine del ‘300 scrisse, in onore delle nozze tra Riccardo II e Anna di Boemia, The Parliament of Fowls, (Il Parlamento degli Uccelli). Tale è il poema che in 700 versi associa Cupido a San Valentino.
E come non associare San Valentino a Bologna…la dotta, la grassa e la rossa ma anche la romanticissima.
A suggestionare il 14 Febbraio ci sono almeno 5 posti che a Bologna mettono al centro le emozioni.
Proviamo a scoprirli insieme.
Il santuario e il portico di San Luca
Passeggiare sotto il porticato verso il Colle della Guardia da via Saragozza e salire in cima, fino al punto più alto, fa vivere emozioni romantiche e mozzafiato.
Clicca qui di seguito se vuoi approfondire la ascesa a San Luca.
Piazza Santo Stefano
Una piazza così perfetta dal punto di vista architettonico e così suggestiva e’ un pò magica. Camminare sui ciottoli di Piazza Santo Stefano e vistare la basilica di Santo Stefano è un pò come vivere in un’epoca passata e mai dimenticata.
Tempo e spazio è come se si annullassero. Il tutto condito da arte e pura bellezza.
Il monastero di San Michele in Bosco
Il monastero di San Michele in Bosco è un ex convento olivetano, localizzato su una collina a ridosso del centro storico.
Il complesso è costituito dalla chiesa di San Michele in Bosco e dall’adiacente convento, acquistato sul finire del XIX secolo dal chirurgo Francesco Rizzoli e donato alla Provincia di Bologna affinché vi realizzasse un centro specializzato in ortopedia. Il corridoio monumentale del complesso architettonico di San Michele in Bosco, assieme alla celebre Torre degli Asinelli, danno luogo ad una famosa illusione percettiva nota come effetto cannocchiale.
L’illusione consiste nel paradossale ingrandimento percettivo della torre che avviene quando l’osservatore si allontana da essa indietreggiando nel corridoio. Specularmente, la torre appare invece rimpicciolita quando l’osservatore le si avvicina percorrendo il corridoio.
La finestra di via Piella
Una piccola Venezia, una finestra che da via Piella, in pieno centro storico, si affaccia su uno dei pochi canali bolognesi rimasto scoperto.
Un posto davvero romantico e suggestivo, pregnante di dolcezza e poesia.
Torre Prendiparte
La Torre dei Prendiparte è una delle 20 torri gentilizie che si erge in pieno centro storico.
Eretta nella seconda metà del XII secolo, è alta 59,50 metri (61 metri con il pinnacolo sulla sommità) ed è caratterizzata da una lieve pendenza verso nord. Lo spessore dei muri alla base (circa 2,80 metri) indica che, molto probabilmente, la torre è stata mozzata o non venne completata. Alla base i muri sono poi rivestiti da 9 file di parallelepipedi di selenite. La torre è soprannominata Coronata in quanto a circa 50 metri dal suolo è presente una risega dalla forma particolare, che ne diminuisce lo spessore.
Questa torre ospita un b&b davvero suggestivo e romanticissimo.
E ora che aspettate..organizzate una giornata romantica a Bologna con questi consigli.
Sono sicuro che rimarrete stupiti dalla bellezza!
(post di Rita; foto di Achille Serrao)