A Bologna si conoscono tutti, o almeno così si dice. Ma è vero?
Ad ascoltare i nostri dialoghi sembrerebbe proprio di si:
Maso: “Facevi l’Istituto d’arte?”
Daviddi: “Sì”
Maso: “Allora conosci Davide Pvlidis”
Daviddi: “Ma và là, conosci il Pav?”
Maso: “Siamo amicissimi, ci conosciamo dall’asilo!”
Daviddi: “Grande…se lo vedi salutamelo, digli che lo saluta Daviddi, lui si ricorda sicuramente di me”
Maso: “ok, te lo saluto”
Poi quando porterò i saluti di Daviddi a Pavlidis lui dirà …”Ma và là..Daviddi. Grande, era fuorissimo. Cosa fa adesso?”
Dialoghi come questi a Bologna sono all’ordine del giorno e, oltre a darci l’illusione di conoscerci tutti, ci forniscono il vantaggio di entrare subito in intimità con un qualsiasi sconosciuto.
Bastano solo 3 domande:
1) Sei di Bologna?
2) Che scuola hai fatto?
3) Ma và là…allora conosci Bonetti?
Se non conosce Bonetti, prova con un altro fino a che non ne trovi uno che conoscete entrambi..ma tranquillo che Bonetti lo conoscete tutti e due e allora gli racconterai che sei stato a Berlino con lui, che è sempre fuorissimo, che non ha finito l’Università e adesso lavora con suo padre.
BOLOGNA E IL GRADO DI SEPARAZIONE
La storia di Berlino con Bonetti mette in risalto la teoria del grado di separazione, quella che dice che ogni persona di Bologna è separata da un’altra persona solamente.
Si potrebbe avanzare l’ipotesi che ci separa solo un grado da Vito, Beppe Maniglia, Lucio Dalla. E tantissimi altri.
BOLOGNA E SPRINGFIELD
Effettivamente i bolognesi hanno un pò come la sensazione di vivere a Springfield, la ridente cittadina dove sono ambientate le avventure dei Simpson. La località magica dove tutti conoscono tutti e dove in ogni puntata pullulano gli stessi personaggi!
(cit: Masotti, il Codice Bologna; foto guardaserieonline)