Bologna è la città dei portici.
Sappiamo infatti che nessuna città al mondo può vantare oltre 53 chilometri di portici. Questa è infatti l’estensione dei portici bolognesi esistenti nel centro storico e nella periferia. Più precisamente nel centro storico la lunghezza complessiva dei portici è di 37,5 chilometri, mentre fuori dal centro storico i portici si estendono per 15,6 chilometri.
Abbiamo già visto come nacquero i portici di Bologna, il perchè vennero realizzati e i vantaggi per la città.
Oggi andremo a scoprire quali sono i portici illustri di Bologna.
IL PORTICO DEGLI ALEMANNI (1619-1631)

Il portico degli Alemanni misura 650 metri ed ha 167 arcate.
E’ il più antico portico di Bologna extra moenia e fu costruito per iniziativa dei Carmelitani Scalzi ai quali era stata affidata la chiesa di S. Maria Lacrimosa degli Alemanni.
Nella prima metà dell’800 il portico fu restaurato: fu rifatta la pavimentazione e, nella circostanza, furono costruite abitazioni nella parte superiore dello stesso.
IL PORTICO DI SAN LUCA

Il portico di San Luca, o meglio quello che porta al Santuario della Beata Vergine di San Luca è certamente il più straordinario.
Costruito a partire dal 1674, si prolunga per 3800 metri ed è costituito da 666 archi. Il tratto dalla porta Saragozza al Meloncello misura 1550 metri.
L’arco del Meloncello fu costruito nel 1732 au progetto di Carlo Francesco Dotti e congiunge il portico che parte verso San Luca con quello che raggiunge la Certosa.
Quest’ultimo fu realizzato tra il 1811 e il 1831 in virtù delle offerte di Luigi Valeriani e di altri gruppi di cittadini.
All’altezza degli archi n. 66-67, dove oggi sorge la Torre di Maratona dello stadio Renato Dall’Ara, l’8 agosto 1849 gli austriaci fucilarono Ugo Bassi e Giovanni Livraghi.
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IL PORTICO DELL’EX CONVENTO DI SAN FRANCESCO

Il portico che affaccia su piazza Malpighi, fino al 1890 era costituito da 55 arcate che partivano da via S.Isaia e giungevano al non più esistente prato di San Francesco.
Il tratto che nascondeva le tombe dei glossatori e l’abside di San Francesco, costruita nel 1588, fu abbattuto nel 1890.
E’ rimasta la parte che dall’ingresso del convento dei francescani si prolunga fino a via S.Isaia.
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IL PORTICO DI SAN GIACOMO MAGGIORE

Il portico di San Giacomo Maggiore fu costruito su impulso di Giovanni II Bentivoglio e di Virgilio Malvezzi a partire dal 1477.
Il 10 ottobre 1478 fu inaugurato.
Il raffinato portico è costituito da 36 colonne corinzie, scanalate, che sono attribuite a Tommaso Filippi, autore anche delle colonne del cortile del palazzo Sanuti-Beivlacqua.
Le tredici tombe che accompagnano la scansione dei portici sono state tamponate per preservarle dai continui attentati alla loro incolumità. Originariamente erano ornate con affreschi che sono stati rimossi e collocati nella chiesa.
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IL PORTICO DEI SERVI

Il portico dei Servi fu costruito a partire dal 1393, mentre il quadrilatero porticato eretto davanti alla chiesa risale alla metà dell’800 ed è di proprietà del comunale. Lungo strada Maggiore il portico ospita 20 lunette che vennero affrescate alla fine del ‘600 da vari pittori bolognesi: in esse è narratala vita di San Filippo Benizzi, fondatore dell’Ordine Servita.
Il portico dei Servi, slanciato, ampio in larghezza oltre che in lunghezza, è sostenuto da esili colonne che configurano un insieme elegante ma delicato al tempo stesso.
Nel corso dei secoli, a causa dell’incuria degli uomini, si sono verificati alcuni crolli. L’ultimo di cui si ha notizia è avvenuto il 13 marzo 1927 ed ha provocato la morte di un passante.
Una bella novità è emersa durante il restauro (2003-2004): sono venute alla luce tracce consistenti di affreschi quattrocenteschi sul muro esterno della chiesa, al di sotto delle lunette.
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(cit: Costa-Poli, Conoscere Bologna, Costa Editore; foto Portico Alemanni Genus Bononiae, foto Convento San Francesco OrigineBologna, foto portico San Giacomo Guido Barbi)