Dove oggi c’è la Sala Borsa, in epoca rinascimentale c’era un cortile interno al Palazzo Comunale . Qui trovò la sua prima collocazione l’Orto Botanico cittadino, il quarto più antico del mondo.
A volerne l’istituzione fu, nel 1568, l’enciclopedico naturalista Ulisse Aldrovandi, che lo diresse fino alla morte nel 1605. Dopo un trasferimento fuori dal centro, nel 1803 venne portato in una vasta area a porta San Donato con accesso da via Irnerio, dove si trova tuttora.
UN’OASI IN MEZZO AL TRAFFICO DI BOLOGNA
Questa è’ un’oasi naturalistica di pace, pur trovandosi circondata da alcune delle arterie più trafficate della città.
Oggi vi si possono ammirare la ricostruzione di ambienti naturali. Le specie vegetali seguono ritmi analoghi a quelli che hanno in natura e poi alcune splendide collezioni come quella di piante succulente che conta oltre cinquemila esemplari – alcuni anche dalle forme esagerate – quella delle carnivore e quella di piante tropicali, come le splendide orchidee coltivate in apposite serre.
Si mantiene anche la tradizione medievale dell’Hortus simplicium. Ovvero l’Orto dei Semplici, in cui venivano coltivate le piante destinate a scopi curativi.
All’entrata, in fondo al giardino anteriore, sorge la bella palazzina liberty in cui ha sede l’istituto di Botanica, costruita nel 1919 dal Collamarini.
PERCORSI IN ORTO BOTANICO
“Percorsi in Orto Botanico” è una iniziativa dei gestori dell’orto botanico . Tale iniziative permette una visita approfondita dell’orto e dell’erbario tramite una serie di pieghevoli pensati per aiutare il visitatore a scoprire in autonomia le piante dell’Orto Botanico.
Ogni pieghevole contiene una breve introduzione all’argomento trattato, una mappa con la posizione in Orto delle piante più significative e, per ognuna di esse, un codice QR* che consente di collegarsi ad una pagina di approfondimento.
I percorsi sono gratuiti, e i pieghevoli sono scaricabili o disponibili presso l’Info Point dell’Orto Botanico.
I percorsi disponibili sono 2:
- le piante alimurgiche
- caccia ai tesori dell’orto
Buon giro e buon riposo all’interno dell’orto, oasi anche di frescura in questi giorni assolati!
[articolo tratto dal libro di Serena Bersani “Il giro di Bologna in 501 luoghi”, Newton Compton Editori; foto web Orto Botanico di Bologna].