La storia di via Remorsella a Bologna

 

Una lapide posta in via Remorsella, una stradina tra via Santo Stefano e via San Petronio Vecchio, ricorda una curiosa protesta popolare avvenuta nel 1572 che costrinse l’amministrazione pubblica a cambiare nome alla via.

Il nome Remorsella, di per sè, non aveva nulla d’infamante o di volgare. Derivava probabilmente da tale Pietro dalla Remorsella, che in passato aveva abitato nella casa all’inizio della strada dove venivano affissi i bandi comunali.

LA CATTIVA REPUTAZIONE

La cattiva reputazione il luogo se l’era meritata nel tempo essendo divenuta, non si sa bene per quale ragione, ritrovo di gentaglia e donne di malaffare, oltre che sporca e trascurata.

Insomma, via Remorsella nel XVI secolo era una strada malfamata per definizione. Gli abitanti della via non gradivano essere identificati con quella corte dei miracoli che la frequentava.

Ottennero pertanto di cambiare il nome in Borgo San Biagio, ma nell’immaginario dei bolognesi quella via rimase legata al nome Remorsella e così continuarono a chiamarla finchè non si decise di riattribuirle ufficialmente il vecchio nome.

Con il passare dei secoli il toponimo ha resistito, mentre è scomparsa la cattiva fama.

Curiosità nel ricordo di Giacomo Leopardi

Lo scrittore di Recanati in data 9 dicembre 1825, a passeggio per Bologna, pensò al suo paese di origine, pure tanto identificato, nelle poesie, col dolore di una esistenza precocemente angosciosa.

in certe passeggiate solitarie che vo facendo per queste campagne bellissime, non cerco altro che rimembranze di Recanati”.

E come tutti cercò notizie e visitò i compaesani.

Scrive Giacomo Leopardi alla sorella Paolina questa storica frase:

Qualche giorno fa, passeggiando per Bologna solo,  vidi scritto in una cantonata Via Remorsella. Mi ricordai d’Angelina e del numero 488, che tu mi scrivesti in una cartuccia la sera avanti la mia partenza. Andai, trovai Angelina, che sentendo ch’io era Leopardi, si fece rossa come la Luna quando s’alza”.

Angelina Iobbi era stata la cameriera dei conti Leopardi e a Bologna aveva sposato un cuoco.

 

 

Via Remorsella costretta a cambiare nome

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