La poetessa casalinga di Bologna

 

 

Chi era Marianne Santini Fabbri?

 

Non fu mai una letterata di professione perchè il marito, con il suo stesso consenso, la volle prima di tutto casalinga e madre di famiglia.

Ma produsse molto più di una poetessa a tempo pieno, esercitando sui temi più diversi, variando sempre stili e metriche.

Il suo repertorio pare quasi un’antologia dei generi poetici esistenti, frutto dell’attenta formazione giovanile ma anche dello studio coltivato per tutta la vita nei ritagli di tempo del menage domestico.

Prima di tutto venivano, il marito e i cinque figli, mentre la lettura e la scrittura erano confinati nei ritagli di tempo. O nelle attese.

Quando i figli crebbero, ad esempio, siccome erano soliti tornare a casa a tarda notte, lei li aspettava in piedi approfittando della quiete notturna per studiare e comporre.

DONNE CHE HANNO FATTO GRANDE BOLOGNA

Marianne Santini Fabbri nacque a Bologna nel 1715 in una famiglia di noti medici.

Marianne amò poco la vita mondana bolognese e i divertimenti che il suo status poteva concederle e preferì fin da giovane il raccoglimento e i libri.

La casa divenne così la sua prigione, e al tempo stesso, la sua evasione.

Gli obblighi domestici la trattenevano in quelle stanze in cui poi lei stessa sceglieva di restare per comporre e per studiare.

Della sua produzione rimangono sonetti, cantate, madrigali, oratori e poemi.

Mentre il marito ebbe gloria terrena (vide la pubblicazione di diverse opere in prosa e in poesia), lei trascorse invece la vita nell’ombra.

Una raccolta delle sue liriche, Saggio di rime devote e morali, venne pubblicata soltanto l’anno successivo alla sua morte (1787).

 

 

(Serena Bersani, 101 donne che hanno fatto grande Bologna, Newton Compton)

Marianne Santini Fabbri: la poetessa casalinga di Bologna

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