Domani è il 25 aprile e questa data per il Pratello è una memoria condivisa, una festa che dà significato al ricordo e ad una via che sa guardare a ciò che siamo stati.
Festa di liberazione al Pratello: curiosità
Dagli anni ’30 Il Pratello è stato un luogo di accoglienza, perché via di passaggio tra i colli bolognesi e la città: quindi vi arrivarono i montanari prima, gli emigranti poi, fino ad arrivare agli studenti; la via è sempre stata capace di integrare e far convivere in sé tutte le diversità che la abitano.
Persone umili, “gratta” (i ladri in bolognese), lavandaie, prostitute, politici, artisti, persone diverse che però hanno sempre avuto una cosa in comune: l’antifascismo.
Per lo stesso motivo per cui la via era il punto di arrivo delle persone dalle campagne o da altre città, durante la resistenza, il Pratello, grazie ai suoi cunicoli e passaggi sui tetti, era luogo di fuga e protezione per i perseguitati.
Il Pratello ha avuto un ruolo fondamentale durante la resistenza: di arginare l’influenza o la preponderanza dei fascisti.
Domani sarà, come sempre, una festa bellissima e coloratissima al Pratello!